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Adozione per single

adozione per singleL’adozione rappresenta un prezioso diritto per quei bambini che, purtroppo, si trovano in situazioni di abbandono o di gravi difficoltà. È un atto d’amore che permette loro di avere una famiglia che li accolga e li ami come propri figli.

In Italia, l’adozione può avvenire a livello nazionale o internazionale, a seconda della residenza del piccolo, ma in genere riguarda le coppie e non i single. In altri paesi, invece, i single possono liberamente adottare. È il caso per esempio di Spagna e Svizzera, per citare quelli più vicini a noi.

I single che vogliono adottare, comunque, che provino a farlo in Italia (nei casi specifici che trovi elencati più avanti) oppure all’estero, si trovano davanti una serie di sfide, sia dal punto legale sia sul fronte personale. Essere genitori è infatti una sfida e, soprattutto, una grande responsabilità: questo riguarda tanto i grandi nuclei familiari quanto quelli più ristretti.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio l’adozione da parte di single: vedremo, in particolare, in che modo è ammessa in Italia e in quali altri paesi è possibile.

I single possono adottare?

Per ora, in Italia, l’adozione da parte di uomini single o donne single è possibile solo in casi eccezionali e limitati: in particolare, quando il minore è orfano di entrambi i genitori o ha perso il legame con la famiglia di origine per separazione o decesso di uno dei genitori. In questi casi, il giudice può autorizzare l’adozione, se ritiene che essa sia nell’interesse superiore del minore, e che esista tra il richiedente e il minore un rapporto affettivo consolidato.

L’adozione da parte dei single è invece vietata per le adozioni internazionali, salvo che la nazione di origine del minore lo consenta espressamente e che la Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) ne verifichi la compatibilità con la normativa italiana.

Tuttavia, i paesi che ammettono l’adozione da parte dei single non sono molti. Tra quelli in cui questo processo è possibile, oltre a quelli già citati, spiccano Colombia, Brasile, Vietnam e Polonia.

Adottare un bambino da single: le difficoltà

Come dicevamo, una donna o un uomo single che voglia adottare deve affrontare numerose sfide sia dal punto di vista legale che da quello psicologico e sociale. Tra le sfide legali, si possono citare:

  • la necessità di dimostrare la propria idoneità genitoriale attraverso una valutazione psico-sociale, effettuata dai servizi sociali e dal tribunale per i minorenni;
  • la possibilità di incontrare ostacoli burocratici o resistenze da parte delle autorità competenti, sia italiane che straniere, nel riconoscere l’adozione da parte di un single.

Tra le sfide psicologiche e sociali, poi, si possono citare:

  • la necessità di affrontare le proprie motivazioni e aspettative rispetto all’adozione, e di confrontarsi con le proprie paure e insicurezze;
  • la difficoltà di gestire da soli le responsabilità e le sfide dell’essere genitore, senza poter contare su un partner o su una rete di sostegno familiare o social;
  • la possibilità di subire pregiudizi o discriminazioni da parte della società o dell’ambiente scolastico nei confronti della famiglia monoparentale;
  • la necessità di favorire l’integrazione e l’identità del minore adottato, rispettando la sua storia e la sua cultura di origine.

Adottare un bambino da single: i requisiti

Per poter adottare un bambino da single, inoltre, il richiedente deve soddisfare alcuni requisiti legali, tra cui:

  • avere almeno 25 anni di età e non più di 45 anni di differenza con il minore adottato;
  • essere cittadino italiano o residente in Italia da almeno due anni;
  • essere in buone condizioni di salute fisica e mentale;
  • avere una situazione economica stabile e adeguata alle esigenze del minore;
  • non avere precedenti penali, civili o amministrativi in corso che possano pregiudicare la sua idoneità genitoriale;
  • affrontare un percorso di valutazione psico-sociale da parte dei servizi sociali e del tribunale per i minorenni, per verificare la sua maturità emotiva, la sua motivazione all’adozione, la sua capacità di accoglienza e di integrazione del minore, la sua rete familiare e sociale di sostegno.

Oltre ai requisiti legali, se si vuole adottare un bambino, si devono considerare alcuni aspetti pratici e personali nel processo di adozione, tra cui:

  • l’età del bambino e le sue necessità: il richiedente deve essere consapevole che i minori adottabili sono spesso grandi (oltre i 6 anni) o hanno bisogni speciali (problemi di salute, disabilità, fratelli). Deve quindi valutare la sua disponibilità ad accogliere un bambino con queste caratteristiche e a garantirgli le cure e le attenzioni necessarie.
  • La compatibilità con il proprio stile di vita: il richiedente deve essere disposto a modificare le sue abitudini e le sue priorità per adattarsi alle esigenze del bambino. Deve quindi considerare il suo tempo libero, il suo lavoro, i suoi hobby, i suoi viaggi e le sue relazioni affettive, e verificare se sono compatibili con il ruolo di genitore.
  • I corsi di supporto per diventare genitori: l’aspirante genitore deve partecipare a dei corsi di formazione obbligatori organizzati dagli enti autorizzati all’adozione o dai servizi sociali. Questi corsi hanno lo scopo di fornire le informazioni e le competenze necessarie per affrontare l’adozione e l’inserimento del bambino nella famiglia. Trattano temi fondamentali, come la legislazione sull’adozione, i diritti dei minori, le problematiche psicologiche e sociali dell’adozione, la comunicazione con il bambino, l’integrazione culturale e scolastica.

Dove è possibile l’adozione per i single?

L’adozione è un atto giuridico che crea un legame di parentela tra una persona e un bambino che non sono legati da vincoli naturali. Questa pratica ha lo scopo di garantire il diritto del bambino ad avere una famiglia che lo accetti, lo ami e lo educhi. Tuttavia, come abbiamo visto, non tutti i paesi consentono l’adozione ai single, cioè alle persone che non sono sposate o unite civilmente con un partner. Vediamo quali sono le opzioni disponibili per i single che desiderano adottare un bambino, sia in Italia che all’estero.

Adozioni per single in Italia

In Italia, l’adozione nazionale è regolata dalla legge 184/83 e successive modifiche, che prevede che i richiedenti siano una coppia sposata da almeno tre anni o convivente more uxorio da almeno tre anni. Tuttavia, questa legge prevede due tipi di adozione: l’adozione legittimante e l’adozione in casi particolari.

L’adozione legittimante è quella più diffusa, che riguarda i minori di età inferiore ai 18 anni e che comporta la rottura dei legami con la famiglia di origine e l’acquisizione del cognome e della cittadinanza dei genitori adottivi. Il figlio adottato, dunque, diventa in tutto e per tutto come un figlio biologico. Questa forma di adozione è riservata alle coppie sposate da almeno tre anni, che non abbiano figli naturali o adottivi e che abbiano un’età adeguata a quella del minore.

L’adozione in casi particolari, invece, è permessa anche alle persone non sposate, purché abbiano instaurato un rapporto affettivo stabile con il bambino da adottare. Riguarda i bambini:

  • orfani, sia di padre che di madre, e il cui aspirante adottante è un parente fino al sesto grado (ad esempio gli zii) o una persona che ha instaurato con il minore un rapporto affettivo stabile (ad esempio, tramite una affido);
  • orfani sofferenti di disabilità fisiche o psichiche;
  • i cui genitori non si mostrano capaci di accudimento;
  • figliastri, che vengono adottati dal patrigno o dalla matrigna;

In questa adozione, l’adottato mantiene il proprio cognome d’origine e la propria cittadinanza; inoltre, non stabilisce legami di parentela con i parenti dell’adottante. L’adottante deve avere almeno 28 anni e una differenza di età con il minore non superiore ai 45 anni.

In Italia, quindi, le persone single possono adottare solo in questi casi particolari, e solo se il tribunale dei minori ritiene che sia nell’interesse del minore. Non esiste infatti un diritto all’adozione da parte degli adulti, ma solo un diritto del minore ad avere una famiglia.

Ci sono stati alcuni esempi di adozioni da parte di single in Italia, come quello di un’infermiera pediatrica che ha adottato un bambino gravemente malato e abbandonato dai genitori biologici, o quello di una donna che ha adottato una bambina bielorussa con cui aveva costruito un legame affettivo.

Adozione internazionale per single

Un’altra possibilità per i single che vogliono adottare è quella di optare per l’adozione internazionale, ossia di adottare un bambino proveniente da un paese straniero che consenta l’adozione da parte di persone non sposate.

All’estero, infatti, le norme sull’adozione variano da paese a paese e alcune nazioni consentono l’adozione anche ai single senza limitazioni. Tra questi paesi, come dicevamo, ci sono: Spagna, Svizzera, Brasile, Colombia, Etiopia, Filippine, India, Messico, Perù, Repubblica Dominicana e Vietnam. Tuttavia, anche per poter adottare un minore straniero è necessario seguire una procedura specifica, che prevede il riconoscimento dell’idoneità all’adozione da parte delle autorità italiane e il rispetto delle convenzioni internazionali in materia.

In particolare, l’adozione internazionale è regolata dalla legge 476/98 e successive modifiche, che recepisce la Convenzione dell’Aia del 1993 sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale.

In questo caso, inoltre, bisogna poi chiedere il riconoscimento dell’adozione in Italia. Questo può comportare delle sfide e delle considerazioni pratiche legate alle differenze culturali, linguistiche e legali tra i due paesi. Tuttavia, se un paese ha concesso l’adozione, in Italia può venir riconosciuta per garantire al bambino il diritto alla continuità affettiva.

Adozione per single in Spagna

In Spagna, l’adozione per i single è possibile dal 1997 e segue le stesse regole previste per le coppie sposate o conviventi. L’unica differenza è che i single possono adottare solo un bambino alla volta, mentre le coppie possono adottarne più di uno contemporaneamente.

Per poter adottare in Spagna, sia come coppia che come single, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere almeno 25 anni e non più di 60;
  • avere almeno 14 anni di differenza con il bambino adottato;
  • essere residenti in Spagna da almeno due anni;
  • essere idonei fisicamente, psicologicamente ed economicamente a svolgere il ruolo di genitori;
  • non avere precedenti penali per reati contro le persone, i minori o la famiglia.

La procedura per adottare in Spagna prevede i seguenti passaggi:

  • presentare la domanda presso il servizio sociale competente della Comunità Autonoma di residenza;
  • partecipare a un corso preparatorio sull’adozione;
  • sottoporsi a una valutazione psico-sociale da parte di una equipe multidisciplinare;
  • ottenere il certificato di idoneità per l’adozione;
  • attendere l’assegnazione del bambino da parte dell’Ente Pubblico Tutelare dei Minori;
  • incontrare il bambino e stabilire un periodo di convivenza preadottiva;
  • presentare la domanda di adozione presso il tribunale competente;
  • ottenere il decreto giudiziale di adozione;
  • iscrivere il bambino nel registro civile come figlio.

Adozione per single in Svizzera

In Svizzera, l’adozione per i single è possibile dal 2018 e segue le stesse regole previste per le coppie sposate. Come in Spagna, l’unica differenza è che i single possono adottare solo un bambino alla volta, mentre le coppie possono adottarne più di uno nello stesso momento.

Per poter adottare in Svizzera, sia come coppia che come single, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere almeno 28 anni e non più di 45;
  • avere almeno 16 anni di differenza con l’adottato;
  • essere residenti in Svizzera da almeno cinque anni;
  • essere idonei fisicamente, psicologicamente ed economicamente a svolgere il ruolo di genitori;
  • non avere precedenti penali per reati contro le persone, i minori o la famiglia.

La procedura per adottare in Svizzera prevede i seguenti passi:

  • presentare la domanda presso l’autorità cantonale competente per le adozioni;
  • partecipare a un corso preparatorio sull’adozione;
  • sottoporsi a una valutazione psico-sociale da parte di una equipe multidisciplinare;
  • ottenere il certificato di idoneità all’adozione;
  • attendere l’assegnazione del bambino da parte dell’Autorità Centrale Federale o dell’organizzazione autorizzata per le adozioni internazionali;
  • incontrare il bambino e passare un periodo di convivenza preadottiva;
  • presentare la domanda di adozione presso il tribunale competente;
  • ottenere il decreto giudiziale di adozione;
  • iscrivere il bambino nel registro civile come figlio.

L’adozione per i single, dunque, è una realtà possibile in alcuni paesi europei, come la Spagna e la Svizzera, che riconoscono il diritto di ogni persona a diventare genitore, indipendentemente dal suo stato civile.

In Italia, invece, l’adozione per i single è consentita solo in casi particolari, legati all’orfanità o all’impossibilità di affidamento del minore. In ogni caso, l’adozione richiede il rispetto di requisiti e procedure specifiche, volte a garantire il bene del bambino e la sua integrazione nella famiglia adottiva. L’adozione è un atto di amore e di responsabilità, che richiede una preparazione adeguata, un sostegno continuo, attenzione e impegno, ma che può cambiare la vita di un bambino per sempre.

Vedi anche stato civile per single.

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